
Ieri 22 febbraio è stata la Giornata mondiale dell’encefalite (World Encephalitis day).
L’encefalite è una grave infiammazione del cervello che determina una condizione neurologica devastante. Chiunque ne può essere affetto indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’etnia.
Si stima che ogni anno nel mondo, circa 500.000 bambini e adulti siano colpiti da encefalite, circa una persona al minuto.
I sintomi dell’encefalite possono variare molto da individuo ad individuo e includono sintomi simil-influenzali, mal di testa, sonnolenza, problemi comportamentali, convulsioni. incapacità di parlare o controllare i movimenti.
Se non trattata in modo tempestivo, le persone possono andare incontro a danni permanenti gravi come: lesione cerebrale acquisita con conseguente epilessia, affaticamento, difficoltà cognitive, problemi di memoria e personalità.
Le cause di encefalite sono diverse. Essa può insorgere in seguito ad infezioni, sono stati ad esempio riscontrati dei casi anche in seguito a infezione da COVID-19; oppure può derivare da un’inappropriata risposta autoimmune. I trattamenti e gli approcci terapeutici da attuare variano in base all’eziologia. Diventa quindi fondamentale riuscire a differenziare e identificare la tipologia di encefalite da curare.
La diagnosi di encefalite autoimmune è spesso complessa e valuta aspetti quali clinica, esami diagnostici per immagini e la determinazione di anticorpi neuronali nel siero e/o nel liquor del paziente.
EUROIMMUN, da sempre al fianco dei Professionisti Sanitari nella cura dei pazienti, ha a disposizione diversi test sia monospecifici che multiparametrici per l’identificazione di anticorpi neuronali. I kit sfruttano la tecnologia del biochip creando una combinazione di tessuti o di cellule ricombinanti trasfettate, al fine di definire una diagnosi accurata, precoce e differenziale dell’ encefalite autoimmune.