Toxoplasmosi nel gatto: diagnostica alternativa per l’identificazione dell’infezione acuta

Negli ultimi anni, l’analisi dell’avidità anticorpale è diventata un metodo alternativo per l’identificazione di un’infezione acuta. La differenziazione dell’infezione acuta da un’infezione pregressa è una delle principali sfide affrontate dalla diagnostica sierologia. Principalmente, i laboratori si affidano alla determinazione degli anticorpi specifici di classe IgM per l’identificazione di un’infezione acuta. Tuttavia, in alcuni casi specifici la loro identificazione è spesso poco affidabile e incerta a causa di alcuni fattori interferenti. Tra questi fattori possiamo trovare la persistenza della risposta IgM, la debole o ritardata produzione di IgM e la formazione aspecifica di IgM attraverso la stimolazione policlonale delle cellule B.

Nell’ambito della diagnostica di laboratorio veterinaria questo problema impatta in modo considerevole nella diagnosi sierologica di Toxoplasma gondii nel gatto. Infatti, per il gatto si aggiunge anche il problema che circa il 20% dei casi infettati non presentano anticorpi IgM anti-Toxoplasma gondii. In aggiunta, sono noti anche casi di riattivazioni in cui le IgM restano non rilevabili.

L’analisi dell’avidità anticorpale è ormai un metodo consolidato per determinare con certezza un’infezione acuta: infatti, la prima risposta del sistema immunitario ad un’infezione consiste nella formazione di anticorpi a bassa avidità. Con la progressione dell’infezione, si formano le immunoglobuline di classe IgG specifiche per l’antigene e l’avidità aumenta. La determinazione di IgG ad alta avidità nel siero consente di supporre che l’infezione sia presente da tempo.

EUROIMMUN è presente nel mercato della diagnostica veterinaria anche con un test kit con tecnologia ELISA per Toxoplasma gondii nel gatto che permette la valutazione dell’avidità IgG con l’interpretazione obiettiva grazie al calcolo dell’Indice di Avidità Relativo (RAI). Questo indice espresso in percentuale permette di definire delle soglie specifiche per la corretta identificazione dello stadio dell’infezione. Il principio del metodo si basa su una doppia incubazione nel siero che viene trattato con urea che separa gli anticorpi a bassa avidità dall’antigene, mentre gli anticorpi ad alta avidità rimangono legati. Il limite superiore del range degli anticorpi a bassa avidità (cut-off) consigliato da EUROIMMUN è pari a un RAI del 40% ed è indice di presenza di anticorpi a bassa avidità riconducibili ad un’infezione acuta. Il kit è automatizzabile su tutte le automazioni di proprietà.

 

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