
Informazioni cliniche: il virus Epstein-Barr è l’agente eziologico della mononucleosi infettiva, una malattia febbrile accompagnata da faringite e linfoadenopatia, spesso associata a epatosplenomegalia e raramente a esantema.
La ricerca ha dimostrato che vi e un’associazione tra le infezioni da EBV e la patogenesi del linfoma di Burkitt e del carcinoma rinofaringeo (NPC). In gravidanza, un’infezione da EBV può essere strasmesse per via transplacentare, causando danni a cuore, occhi e fegato del feto. Nei bambini, un’infezione da EBV può essere accompagnata da manifestazioni renali che vanno dall’ematuria microscopica ai danni renali acuti.
Diagnostica: la mononucleosi infettiva deve essere differenziata dalla citomegalia e dalla toxoplasmosi e, nei casi in cui si manifestino progressi atipici, anche da HIV o altre infezioni.
L’obiettivo principale della diagnostica di routine è differenziare lo stadio dell’infezione da EBV, ad esempio se si tratta di un’infezione primaria o passata.
Le infezioni nella maggior parte dei casi sono confermate dall’identificazione degli anticorpi. L’identificazione della carica virale tramite PCR è utile nei casi di pazienti immunocompromessi o di infezioni croniche da EBV.
Durante il corso di un’infezione da EBV gli anticorpi compaiono in fasi successive. Nella prima fase della malattia si rilevano anticorpi IgM e IgG diretti contro l’antigene capsidico del virus EBV (EBV-CA). La rilevazione degli anticorpi anti-EBV-CA (IgM) è il classico marker di un’infezione acuta. Gli anticorpi IgG diretti contro l’antigene precoce (EA) compaiono ad un certo punto della fase acuta e si abbassano ad un concentrazione non rilevabile in un arco di tempo che può andare dai tre ai sei mesi. Gli anticorpi IgG CA invece persistono tutta la vita. Dopo circa 6-8 settimane dall’infezione, vengono prodotti gli anticorpi anti antigene nucleare (EBNA). La loro rilevazione è indicazione di infezione passata.
I casi sierologicamente difficili, tra cui la persistenza di anticorpi IgM anti-EBV-CA, l’assenza di anticorpi IgM specifici anti-EBV-CA nelle infezioni acute o una perdita secondaria degli anticorpi IgG anti-EBNA, possono essere risolti mediante la misurazione dell’avidità degli anticorpi IgG anti-EBV-CA e/o dalla rilevazione di altri marker di fase tardiva per mezzo di immunoblot.

Overview
Metodo | Substrato | Applicazione | Codice |
---|---|---|---|
ELISA | Mix di diversi antigeni capsidici nativi di EBV (EBV-VCA) | ELISA IgG/IgA: lo spettro antigenico completo garantisce un’elevata sensibilità e specificità; determinazione dell’avidità per l’esclusione delle infezioni acute | EI 2791-9601 A / G EI 2791-9601-1 G |
ELISA | EBV VCA gp 215 nativo | ELISA IgM; ottimo per la diagnosi di infezione acuta | EI 2791-9601 M |
ELISA | EBNA-1 antigene ricombinante | Elevata specificità per la fase avanzata della malattia | EI 2793-9601 G |
ELISA | EBV-EA D antigene ricombinante | Antigene ricombinante altamente specifico | EI 2795-9601 A / G / M |
ChLIA | Antigeni ricombinati capsidici EBV (p18, p23, gp125) | IgG ChLIA: antigeni ricombinati capsidici garantiscono sensibilità e specificità elevate | LI 2791-10010 G (set di controlli LR 2791-20210 G) |
ChLIA | Antigeni ricombinati capsidici EBV (p18, gp125) | IgM ChLIA: ottimale per la diagnosi di infezioni acute | LI 2791-10010 M (set di controlli LR 2791-20210 M) |
ChLIA | Antigeni ricombinati EBNA-1 | IgG ChLIA: elevata specificità per la fase avanzata della malattia | LI 2793-10010 G (set di controlli LR 2793-20210 G) |
Blot | EBV Profile 2: VCA gp125, VCA p19, EBNA-1, p22, EA-D | Line Blot con tutti gli antigeni rilevanti di EBV per una diagnosi e corretta differenziazione degli stadi dell’infezione | DN 2790-####-2 G / M |
IFA | BIOCHIP: EBV-VCA (test avidità, IgG, IgM), EBV-EA, EBNA; cellule infettate | Gold standard diagnostico; la sequenza BIOCHIP contiene tutti gli antigeni necessari per una corretta diagnostica | FI 2799-####-1 X |
IFA | EUROPLUS: EBV-VCA (test avidità, IgG, IgM, gp125-Ag, p19-Ag), EBV-EA, EBNA; cellule infettate | FI 2799-####-21 X |