
Informazioni cliniche: gli agenti infettivi Chlamydia trachomatis, Chlamydia pneumoniae e Chlamydia psittaci appartengono al genere Chlamydia, patogeno per l’uomo.
La Chlamydia trachomatis può essere causa delle seguenti malattie: 1. tracoma, infezione dell’occhio comune nelle zone tropicali (sierotipi da A a C); 2. infezioni del tratto urogenitale (sierotipi D-K). L’uretrite non gonococcica è una delle malattie veneree più comuni al mondo. Gli effetti secondari di un’infezione da C. trachomatis sono artrite reattiva, sterilità secondaria o infertilità. 3. linfogranuloma venereo (LGV), rara malattia venerea che si manifesta soprattutto nelle aree tropicali (sierotipi L1-L3).
La C. pneumoniae provoca infezioni delle alte vie respiratorie e polmonite. Circa la metà delle infezioni procedono in modo asintomatico. Più del 50% degli adulti ha subito un’infezione da Chlamydia pneumoniae e manifesta gli anticorpi diretti contro il patogeno.
La C. psittaci è l’agente eziologico della psittacosi, un’infezione trasmessa agli uomini dagli uccelli domestici.
Oltre ai sintomi influenzali, è possibile che si sviluppi una polmonite potenzialmente fatale che può insorgere nel corso dell’infezione e che è spesso accompagnata da altre manifestazioni a livello di organo.
Diagnostica: il metodo per la diagnosi di un’infezione urogenitale acuta da C. trachomatis consiste nella rilevazione del patogeno (ad es. mediante PCR). Per quanto riguarda gli effetti secondari di un’infezione da C. trachomatis, come ad esempio la sterilità oppure l’artrite reattiva, in genere non è più possibile procedere alla determinazione diretta del patogeno. In questi casi è importante ricercare la presenza di anticorpi di classe IgA e IgG.
Dato che la diagnosi dell’enorme varietà di infezioni da C. pneumoniae attraverso i sintomi o le radiografie non è del tutto affidabile, la diagnostica di laboratorio assume un ruolo fondamentale. La rilevazione del patogeno risulta utile per diagnosticare un’infezione acuta, ma non ha successo soprattutto se l’infezione ha avuto luogo molto tempo prima. L’analisi degli anticorpi specifici per la Chlamydia (IgA, IgG, IgM) possono contribuire alla diagnosi di un’infezione primaria e delle reinfezioni. Un aumento significativo del titolo o la sieroconversione rilevati in due campioni di siero prelevati a distanza di alcune settimane, indica un’infezione acuta da C. pneumoniae.
Gli anticorpi specifici diretti contro gli antigeni della Chlamydia possono essere determinati mediante MIF (micro-immunofluorescenza), ELISA o immunoblot. Dato che le tre specie di Chlamydia possiedono le stesse proteine della parete cellulare (ad es. lipopolisaccaridi, LPS) esse risultano molto simili e non possono essere escluse le cross-reattività. L’inattivazione degli antigeni LPS nelle analisi in MIF minimizza la cross-reattività. Le proteine della membrana specifiche (MOMP: proteina principale della membrana esterna) sono indicate per la rilevazione degli anticorpi specie-specifiche.
Overview
Metodo | Substrato | Applicazione | Codice |
---|---|---|---|
ELISA | Antigene nativo MOMP, di C. trachomatis | Rilevazione specie specifica grazie all’antigene MOMP | EI 2191-9601 A/G |
ELISA | Lisato cellulare di C. pneumoniae | Rilevazione specie specifica e sensibile degli anticorpi anti C. pneumoniae | EI 2192-9601 A/G/M |
Blot | SDS estratto di C. trachomatis più antigeni spottati su membrana di C. trachomatis, C. pneumoniae e C. psittaci | Rilevazione parallela di Ac contro i tre patogeni umani (HP) Chlamydia species C. trachomatis, pneumoniae e psittaci | DY 2190-1601-1 A/G |
IFA | Corpi elementari di C. trachomatis, C. pneumoniae, C psitacci e BIOCHIP di controllo con cellule non infettate | Gold standard diagnostico; rilevazione specie specifica, valutazione semplice anche di reazioni aspecifiche grazie al BIOCHIP di controllo | FI 2191-####-3 A/G/M FR 2191-####-3 A/G/M |
Array | EUROARRAY IST - 11 | Test PCR per la rilevazione della presenza di: C. trachomatis, N. gonorrhoeae, HSV-1, HSV-2, H. ducreyi, M. genitalium, M. hominis, T. pallidum, T. vaginalis, U. parvum e U. urealyticum | MN 2830-#### |