L’ormone anti-Mülleriano (AMH): un marker di riserva ovarica

L’infertilità e le applicazioni cliniche del dosaggio di AMH

L’infertilità è una patologia che impedisce alle coppie di avere figli dopo almeno un anno di rapporti regolari e non protetti (definizione OMS). Comuni cause cliniche di infertilità sono: una ridotta funzionalità spermatica sul fronte maschile; la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) sul fronte femminile. È fondamentale diagnosticare precocemente le cause di infertilità, in quanto esistono dei trattamenti (chirurgici, farmacologici o di procreazione medicalmente assistita) in grado di permettere ai pazienti di concepire un figlio. Altrettanto fondamentale è offrire ai pazienti un’attività di counseling adeguata, dalla diagnosi fino alla fine del trattamento.

L’ormone anti-Mülleriano (AMH) è una glicoproteina dimerica di 140 kDa appartenente alla famiglia dei fattori di crescita trasformanti di tipo β (TGF-β). Nell’uomo, è secreto a livello delle cellule di Sertoli del testicolo ed è responsabile del differenziamento maschile durante la vita fetale. Nella donna, invece, l’AMH regola la maturazione dei follicoli (follicologenesi) ed è espresso a livello delle cellule della granulosa dei follicoli pre-antrali e antrali: si osserva tipicamente un picco nei livelli di AMH a circa 25 anni, cui segue un costante e lento declino; dopo la menopausa, i livelli di AMH non sono più rilevabili. 

Dato che nelle donne le concentrazioni di AMH sierico sono proporzionali al numero di follicoli in fase di sviluppo, l’AMH è considerato un marker di riserva ovarica. Pertanto, sono numerose le applicazioni cliniche per cui è stato proposto il dosaggio dei livelli di AMH sierico:

  1. Nella fecondazione in vitro: predire la risposta ovarica dopo iperstimolazione ovarica, con possibilità di personalizzare la terapia; la probabilità di gravidanza diminuisce in presenza di bassi livelli di AMH.
  2. Nella radio- e chemioterapia: valutare il danno da fonti iatrogene sulla riserva ovarica;
  3. Predizione dell’età di insorgenza della menopausa.
  4. Possibile criterio diagnostico nella sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): valutare l’eccesso di follicoli antrali e pre-antrali nelle donne affette da tale patologia, che mostrano tipicamente elevati livelli di AMH;

A supporto di tali diagnostiche, EUROIMMUN è lieta di annunciare il lancio sul mercato italiano di un nuovo test ELISA (EQ 6161-9601) per il dosaggio delle concentrazioni di AMH su siero e plasma. Il test va ad arricchire ulteriormente il pannello EUROIMMUN di test ELISA e Chlia per il dosaggio degli ormoni collegati alla fertilità, può essere eseguito in completa automazione e risulta validato sulle nostre piattaforme EUROIMMUN ANALYZER I e I-2P, su SPRINTER XL e sul DSX della Dynex.

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