
Nuovo consensus internazionale
La calprotectina è un marcatore non invasivo da anni impiegato nella diagnosi differenziale tra patologie infiammatorie croniche (IBD), quali colite ulcerosa e malattia di Crohn, e patologie funzionali (sindrome da intestino irritabile – IBS).
In presenza di processi infiammatori la calprotectina viene rilasciata a seguito della granulazione dei granulociti neutrofili e, nel caso di IBD, può essere rilevata nelle feci in una concentrazione correlabile allo stato infiammatorio in atto.
Recentemente è stato pubblicato un nuovo consenso internazionale sull’United European Gastroenterology Journal (D’Amico F, Rubin DT, Kotze PG, et al. International consensus on methodological issues in standardization of fecal calprotectin measurement in inflammatory bowel diseases. United European Gastroenterol J. 2021;1–10 ) nel quale vengono evidenziati gli aspetti preanalitici ed analitici da tenere in considerazione nella gestione di questo importante dosaggio:
Fase preanalitica
- Le feci devono essere raccolte in un contenitore pulito esente da contaminanti (ad esempio acqua o urine). Il campionamento di feci liquide non è una limitazione per il dosaggio.
- La finestra temporale ottimale per la raccolta del materiale non è ancora chiara: in letteratura sono state riscontrate all’interno della stessa giornata variazioni di concentrazione di calprotectina fecale fino all’80% con un significativo aumento nel caso di evacuazioni frequenti. In considerazione di questo si consiglia la raccolta la mattina.
- L’analisi di un solo campione di feci è sufficiente.
- In caso di feci liquide è possibile riscontrare una notevole variabilità nella concentrazione di calprotectina a seconda del device di estrazione utilizzato.
- Le feci raccolte sono stabili a temperatura ambiente preferibilmente per 3 giorni (fino ad un massimo di 7 giorni). Per periodi più lunghi si raccomanda la conservazione a -20°C.
Fase analitica
- E’ fortemente raccomandato il dosaggio con un metodo quantitativo.
- Le metodiche presenti in commercio hanno una buona correlazione a livello qualitativo, ma per il monitoraggio del paziente è preferibile l’utilizzo di un unico metodo.
- Per l’interpretazione dei risultati dovrebbero essere tenuti in considerazione vari fattori, quali stile di vita del paziente ed eventuali terapie farmacologiche.
Le soluzioni EUROIMMUN per il dosaggio della calprotectina fecale rispettano completamente i requisiti descritti nel consenso, in particolar modo grazie a:
- Un dispositivo per la raccolta del materiale fecale validato anche per il prelievo di feci liquide.
- Dosaggio quantitativo con metodica ELISA con ampio range di linearità (1,9 – 2100 µg/g).
- Elevata riproducibilità: CV inter-saggio ed intra saggio contenuti.
Overview
Metodo | Analite | Substrato | Applicazione | Codice |
---|---|---|---|---|
ELISA | Calprotectina | Feci | Diagnosi differenziale tra sindrome del colon irritabile e malattie croniche infiammatorie intestinali, oltre che monitoraggio della patologia e della terapia | EQ 6831-9601 W |
ChLIA | Calprotectina | Feci | Diagnosi differenziale tra sindrome del colon irritabile e malattie croniche infiammatorie intestinali, oltre che monitoraggio della patologia e della terapia | LQ 6831-10010 W |
Nell’ottica del continuo sviluppo e miglioramento della nostra proposta è in fase di avanzato sviluppo un kit per il dosaggio della calprotectina fecale con metodica ChLIA sulla strumentazione RA Analyzer 10.