
a) immagine ottenuta da: https://biologydictionary.net/neuromuscular-junction/#myasthenia-gravis4;
b) immagine adattata da Nakashima et al., Nature, 20165.
Miastenia Gravis: una nuova soluzione per la diagnosi anticorpale
La Miastenia Gravis (MG) è una patologia autoimmune caratterizzata da elevata debolezza e affaticamento muscolare. La prevalenza a livello mondiale è stimata essere di 40 -180 casi/milione di persone e l’incidenza annuale è di 4-12 casi/milione1. La MG colpisce sia i maschi che le femmine, in particolare prima dei 40 anni principalmente le donne, dopo i 50 anni in egual modo sia donne che uomini.
L’esatta eziopatogenesi della MG non è ancora ben nota, tuttavia la malattia è mediata da anticorpi diretti verso le diverse proteine presenti a livello della giunzione neuromuscolare, determinando un’alterata trasmissione dell’impulso nervoso in questa zona. In particolare, l’85% dei pazienti miastenici presenta anticorpi che hanno come target il recettore muscolare dell’acetilcolina (AChR); il 6% presenta anticorpi diretti verso la chinasi muscolo-specifica (MuSK); l’1-3% anticorpi anti- proteina 4 correlata al recettore delle lipoproteine a bassa densità (LRP4). Un 10% dei pazienti con MG presenta timoma e altri autoanticorpi (i.e. titina). Attualmente attraverso la diagnostica classica (es. RIA) circa un 10% dei pazienti rimane ancora sieronegativo2,3.
Le attuali linee guida diagnostiche per stabilire una diagnosi di Miastenia Gravis (MG) richiedono la mera determinazione degli anticorpi (anti-AChR e anti-MuSK). Ad oggi non è ancora stata dimostrata una chiara correlazione tra il titolo anticorpale nel siero e la progressione della malattia miastenica3.
La possibilità di indentificare nei pazienti miastenici in modo specifico il tipo di autoanticorpo coinvolto è di fondamentale importanza non solo per un miglioramento nella capacità di diagnosi, ma anche per la stratificazione dei pazienti nei rispettivi sottogruppi (diversi per manifestazioni cliniche, prognosi e risposta alle terapie) e consentire l’attuazione di una strategia terapeutica più personalizzata.
In questa prospettiva, il nostro kit Mosaico Myasthenia Gravis 2 (codice FA 1435-####-2) è l’unico test marcato CE, che attualmente permetta di analizzare i campioni contemporaneamente sia per la presenza degli anticorpi anti-AchR che degli anti-MuSK. Il test è costituito da cellule ricombinanti (RC-IFA, CBA) trasfettate con vettori esprimenti le proteine d’interesse. Nel dettaglio, si sfrutta la tecnica di immunofluorescenza indiretta per rilevare la presenza di anticorpi diretti verso il recettore dell’acetilcolina (AchR) nella forma adulta (AchR-E); nella forma fetale (AchR-G) e la tirosin-chinasi muscolo-specifica (MuSK). Il metodo è semplice, veloce e la lettura del vetrino è di facile interpretazione. Il test è inoltre completamente automatizzabile su Sprinter e Sprinter XL.
References:
- Carr AS, Cardwell CR, McCarron PO, McConville J. A systematic review of population based epidemiological studies in Myasthenia Gravis. BMC (2010) 10:46. doi: 10.1186/1471-2377-10-46;
- Gilhus, N.E., Tzartos, S., Evoli, A. et al. Myasthenia gravis. Nat Rev Dis Primers (2019) 5, 30. https://doi.org/10.1038/s41572-019-0079-y;
- Lazaridis K, Tzartos SJ. Autoantibody Specificities in Myasthenia Gravis; Implications for Improved Diagnostics and Therapeutics. Frontiers in Immunology (2020) 11:212 doi: 10.3389/fimmu.2020.00212;
- https://biologydictionary.net/neuromuscular-junction/#myasthenia-gravis;
- Nakashima H, Ohkawara B, Ishigaki S, Fukudome T, Ito K, Tsushima M, Konishi H, Okuno T, Yoshimura T, Ito M, Masuda A, Sobue G, Kiyama H, Ishiguro N, Ohno K. R-spondin 2 promotes acetylcholine receptor clustering at the neuromuscular junction via Lgr5. Sci Rep. (2016) 6:28512. doi: 10.1038/srep28512. PMID: 27328992; PMCID: PMC4916433.